Dal 3 al 17 gennaio si è tenuta la gara che apre l’anno del motorsport: la Dakar. tra i partecipanti anche antonio e carlo cabini di Icas.
La 47esima edizione della gara della Dakar quest’anno si è svolta interamente in Arabia Saudita con partenza e arrivo a Shubaytah, sulla costa orientale.
Cinque le categorie principali di veicoli iscritti: moto, auto, Challenger (prototipi leggeri a quattro ruote), Ssv (quadricicli leggeri di serie) e camion. Proprio in quest’ultima hanno gareggiato i cremaschi Antonio e il figlio Carlo Cabini, con il bergamasco Giulio Verzelletti su un camion Iveco a marchio Italtrans. Portare a termine l’impresa non è stato facile e, dopo aver percorso circa 7700 km tra pietraie, deserto e dune, l’equipaggio italiano ha concluso la gara con un ottimo risultato, arrivando 15esimo su 44 camion. Antonio Cabini, alla sua 23esima partecipazione, ha così commentato la gara: “È andata bene, anche se il secondo giorno ci hanno dato 27 ore di penalizzazione perché siamo arrivati in ritardo a un controllo intermedio. Abbiamo anche avuto un insabbiamento sulle dune che ci ha fatto perdere quattro ore. Ma le disavventure non sono finite qui: abbiamo rotto due volte la cinghia e avuto tre forature. Su certe dune altissime e molto tecniche abbiamo avuto paura di ribaltarci. Nonostante tutto, abbiamo concluso la gara!”.
I Cabini, (incluso il Dott.Umberto Cabini, imprenditore e Presidente della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro), oltre a essere dei veterani della famosa gara, dal 1960 guidano con successo la società Icas, azienda cremasca che ha trasformato il semplice e anonimo cassetto in un complemento d’arredo.
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