PanDakar corta la línea de meta

 

Alla Dakar 2017 il team Orobica, dopo anni di tentativi, porta a termine un’impresa che sembrava impossibile: 9.000 km fra Paraguay, Bolivia e Argentina.
Chi la dura, la vince. La dimostrazione del celebre adagio è l’impresa compiuta dalla PanDakar, che sabato ha tagliato il traguardo del rally Dakar 2017. E’ la prima volta che un’auto italiana (e una vettura derivata da un’utilitaria di serie) arriva in fondo al rally più impegnativo al mondo. Merito dell’Orobica team guidato dal bergamasco Giulio Verzetti, classe 1957, alle spalle 15 Dakar in moto, auto e camion; al suo fianco, il navigatore Antonio Cabini, 20 Dakar all’attivo.

La PanDakar si è piazzata 55esima in classifica; primo assoluto (per la 13esima volta) il francese Stéphane Peterhansel su Peugeot. Il rally Dakar conserva il nome della competizione che partiva dall’Europa per arrivare in Senegal, ma dal 2009 si svolge in Sudamerica. L’edizione 2017 ha attraversato Argentina, Bolivia e Paraguay: 12 durissime tappe, dal 2 al 14 gennaio, per un totale di quasi 9.000 km, di cui più di 4.000 di prove speciali, con traguardo a Buenos Aires. La PanDakar deriva da una Fiat Panda 4×4 Cross; è dotata di un 2.0 turbodiesel da 180 CV di serie e ha trasmissione, ammortizzatori e pneumatici modificati per sopportare le sollecitazioni estreme della competizione. Basti pensare che 7 prove speciali hanno superato i 400 km di lunghezza, per cinque giorni e 2.200 km la vettura e l’equipaggio hanno dovuto sopportare la carenza d’ossigeno dovuta all’altitudine superiore ai 3.500 metri; la temperatura ha superato più volte i 40 gradi, ma il team ha anche dovuto affrontare freddo e nubifragi.

La vettura ha subìto diversi guasti, tutti riparati “on the road” dal team di supporto, come riportato sulla pagina Facebook del team. Delle 93 auto alla partenza, solo 57 hanno completato il percorso.

Il risultato ottenuto alla Dakar 2017 arriva dopo diversi tentativi e molto lavoro: la PanDakar nacque nell’autunno 2006, sulla base della Panda 4×4 seconda serie, e partecipò per la prima volta alla Dakar 2007 (con Miky Biasion e Bruno Saby), ma le due vetture in gara si arrestarono durante la quarta tappa. Nel 2008, il team fu acquisito da Verzeletti e, con diverse vetture, partecipò alle edizioni 2011, 2012 e 2014. Nel 2017, finalmente, il traguardo finale.